Occhiali da vista e postura corretta: scopri la correlazione

Se portate gli occhiali, forse vi sarà capitato a fine giornata di avere un senso di affaticamento nella zona degli occhi, un lieve o più fastidioso mal di testa, il collo che vi fa male. Questo perché i difetti visivi devono essere adeguatamente corretti e se non lo sono, il nostro corpo modifica la propria postura: il capo può inclinarsi aumentando la tensione alla muscolatura cervicale e sono le spalle e la nostra colonna dorsale, in particolare, a risentire maggiormente di questi squilibri posturali. Le posizioni non corrette, alla lunga, generano senso di affaticamento, dolori ai muscoli e, più in generale, alla colonna vertebrale, oltre che un diffuso discomfort.

Vediamo insieme alcuni esempi di come una presa in carico inadeguata dei nostri difetti visivi può influire sulla postura e sul benessere del nostro sistema muscolare e scheletrico.
Assenza dell’occhiale
Secondo gli ultimi dati della Commissione Difesa Vista, il 78% della popolazione italiana ha difetti visivi e nel 90% dei casi un occhio è diverso dall’altro. Per compensare eventuali carenze visive, possono verificarsi tensioni alle strutture craniali e, in alcuni casi, torsioni cervicali in direzione dell’occhio più performante.

Occhiali premontati (da banco): perchè è meglio non usarli?
Nella maggior parte dei casi, questa tipologia di occhiali monta lenti che sono di pari potere (stessa correzione per occhio destro e sinistro), risultando quindi inadatte per molte persone. Ci sono casi, poi, in cui le lenti non rispettano le distanze interpupillari per cui obbligano ad una visione da vicino divergente anziché convergente, come invece dovrebbe essere. Un uso prolungato di questi occhiali può determinare tensioni ai muscoli oculari, conseguenti affaticamenti e dolori, forie e strabismi che possono anche diventare cronici.

Distanza interpupillare: perché è importante?
Per una visione confortevole e corretta, il punto focale della lente deve corrispondere alla pupilla di ogni singolo occhio, questo sia nella visione da lontano sia in quella da vicino. Anche minime deviazioni possono comportare torsioni oculari e ripercussioni craniali, quindi è bene prestare attenzione a questo aspetto.

Dimensione della montatura
Teoricamente la pupilla dovrebbe stare al centro di ogni singola lente. Se la montatura è grande e quindi vi è un esubero di lente, nella parte tempiale si producono aberrazioni e prismi indotti, spesso fastidiosi, che possono provocare torsioni craniali e posturali. Le montature molto grandi a ponte largo, per esempio, calzano basse: la pupilla potrebbe così ritrovarsi posizionata nella parte alta della lente, cosa che costringe l’asse visivo a passare attraverso un prisma, con le inevitabili distorsioni che ne conseguono. Viceversa, montature eccessivamente strette, in particolare se destinate a dei bambini, possono invogliare a guardare al di sopra di esse inclinando il capo in avanti e non attraverso le lenti.

Consigli pratici e piccoli esercizi
Una volta corretto il difetto visivo, è buona norma allentare la tensione alla nostra colonna attraverso brevi esercizi da ripetere più volte al giorno, in particolare se trascorriamo molto tempo davanti ad un pc. Ecco i consigli del Dott. Paolo Pezzali, osteopata Santagostino:

  • con le mani dietro la nuca, flettere il capo in avanti usando il peso delle braccia; fate una leggera pressione per 15/20 secondi
  • volgere il viso verso l’alto e stare in posizione per 10/15 secondi
  • abbassare dolcemente la testa in una direzione obliqua rispetto alle spalle;  sfruttare il suo stesso peso e stare per 20/30 secondi
  • con la mano destra sulla testa, esercitare una trazione laterale (a destra) tenendo ben ferme le spalle; stare in posizione per 15/20 secondi poi ripetere dalla parte opposta
  • seduti con il busto eretto, posizionare l’incavo del braccio destro davanti al collo, afferrare la parte posteriore del gomito con la mano sinistra e spingere verso sinistra; mantenere la posizione per 15 secondi, poi passare all’altro braccio

 

In conclusione, ognuno di noi utilizza la visione nell’arco di tutta la giornata, con esclusione del solo dormire. Ogni situazione in cui la vista non funziona come dovrebbe a causa di occhiali non adeguati può determinare tensioni craniali, cervicali, posturali, che sfociano inevitabilmente in affaticamenti, rossori oculari, dolori cervicali e scompensi in tutto l’organismo. 

Affidarsi a degli esperti è sempre la mossa giusta da fare: solo un professionista del settore è in grado di segnalarci quali sono lenti e montatura adeguate per ogni nostra esigenza.

Infine, la prevenzione: l’unico e più sicuro modo per preservare la salute del nostro corpo. È importante effettuare controlli della vista periodici dall’oculista (senza patologie, tra i 18 e i 60 anni, consigliamo una visita oculistica ogni 2 anni). In generale, meglio evitare il fai da te: è solo con un’analisi visiva accurata e personalizzata da parte dell’ottico che si possono evitare noiosi fastidi.

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